Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai (o del Proconsolo)

E' parte di un volumetto [ID 5240] inteso a illustrare i luoghi, talora sconosciuti, dell'"arte civica" fiorentina, e a informare sulle istituzioni cui appartenevano, offrendo agilmente, per la prima volta, una sinossi sulle sedi della vita pubblica dal XII al XVI sec., il loro uso, la loro decorazione. Si illustra un caso rilevante quanto poco noto: in pieno centro, un anonimo edificio ristrutturato nel XIX sec., un tempo sede della più prestigiosa Arte fiorentina, conserva resti d'affresco del XIV-in. XV sec., restaurati di recente, di eccezionale interesse figurativo e iconografico. L'autrice, che vi ha identificato tra l'altro i primi ritratti documentati di Dante e Boccaccio, S. Ivo e due rare personificazioni del Diritto civile e canonico, ed ha in corso un ampio studio sulle vicende storico-istituzionali, culturali e artistiche del complesso monumentale, ne offre qui una prima sintetica illustrazione d'insieme.