Il libro ricostruisce la collezione e l’attività mecenatizia di Gustavo Sforni (1888-1939), pittore fiorentino vicino agli ambienti della prima «Voce», offrendo delle sue scelte (Giovanni Fattori, Oscar Ghiglia, Paul Cézanne, Vincent van Gogh, Edgar Degas, Medardo Rosso) una lettura in parallelo al mercato d’arte e al dibattito critico delle riviste fiorentine del primo Novecento. Il triplice profilo del mecenate-collezionista-pittore si articola intorno alla sua raccolta qui ricostruita, letta come un frammentario «diario pittorico», seguita nel suo carattere di esperienza in formazione e insieme di acuta e consapevole operazione critica.
La collezione Sforni. Il «giornale pittorico» di un mecenate fiorentino
D'AYALA VALVA, MARGHERITA
2005
Abstract
Il libro ricostruisce la collezione e l’attività mecenatizia di Gustavo Sforni (1888-1939), pittore fiorentino vicino agli ambienti della prima «Voce», offrendo delle sue scelte (Giovanni Fattori, Oscar Ghiglia, Paul Cézanne, Vincent van Gogh, Edgar Degas, Medardo Rosso) una lettura in parallelo al mercato d’arte e al dibattito critico delle riviste fiorentine del primo Novecento. Il triplice profilo del mecenate-collezionista-pittore si articola intorno alla sua raccolta qui ricostruita, letta come un frammentario «diario pittorico», seguita nel suo carattere di esperienza in formazione e insieme di acuta e consapevole operazione critica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.