La comunicazione intende dare conto dei risultati emersi da un’inchiesta sul campo tesa a valutare il grado di persistenza del cosiddetto “neutro alternante” in una dozzina di varietà còrse settentrionali. Questo terzo e distinto valore di genere, identificato da un paradigma di accordo alternante ( o/ e: il braccio lung‑o / l‑e braccia lungh‑e)) distinto da quello selezionato dai nomi maschili (‑o/‑i: il naso lung‑o / i nasi lungh‑i) e femminili (‑a/‑e: l‑a mano lung‑a / l‑e mani lungh‑e, è tuttora ben attestato in italo-romanzo centromeridionale (cfr. Loporcaro e Paciaroni 2011, Paciaroni et al. 2013). Se ne indageranno qui le espressioni residuali nel còrso settentrionale, per la prima volta misurate in termini anche qualitativi (tenuta dell’accordo alternante nella derivazione alterativa, nelle costruzioni reciproche, distributive, ecc.) oltre che quantitativi (numero di lessemi da esso contraddistinti). Da questo punto di vista, come si avrà modo di mostrare, il còrso settentrionale si caratterizza per manifestazioni estremamente eterogenee, più conservative all’interno dell’Isola, meno nelle zone costiere, che riproducono su scala ridotta non pochi dei diversi stadi attualmente conosciuti da tutte quelle varietà italo-romanze (in particolare toscane e settentrionali) – oltre che dall’italiano stesso – che – procedendo sin ab antiquo con ritmi diversi (cfr. Faraoni 2014) – hanno da tempo avviato (e in alcuni casi concluso) il processo di riduzione dei valori di genere da tre a due.
Manifestazioni residuali di sistemi trigeneri in còrso settentrionale
Loporcaro, Michele
2016
Abstract
La comunicazione intende dare conto dei risultati emersi da un’inchiesta sul campo tesa a valutare il grado di persistenza del cosiddetto “neutro alternante” in una dozzina di varietà còrse settentrionali. Questo terzo e distinto valore di genere, identificato da un paradigma di accordo alternante ( o/ e: il braccio lung‑o / l‑e braccia lungh‑e)) distinto da quello selezionato dai nomi maschili (‑o/‑i: il naso lung‑o / i nasi lungh‑i) e femminili (‑a/‑e: l‑a mano lung‑a / l‑e mani lungh‑e, è tuttora ben attestato in italo-romanzo centromeridionale (cfr. Loporcaro e Paciaroni 2011, Paciaroni et al. 2013). Se ne indageranno qui le espressioni residuali nel còrso settentrionale, per la prima volta misurate in termini anche qualitativi (tenuta dell’accordo alternante nella derivazione alterativa, nelle costruzioni reciproche, distributive, ecc.) oltre che quantitativi (numero di lessemi da esso contraddistinti). Da questo punto di vista, come si avrà modo di mostrare, il còrso settentrionale si caratterizza per manifestazioni estremamente eterogenee, più conservative all’interno dell’Isola, meno nelle zone costiere, che riproducono su scala ridotta non pochi dei diversi stadi attualmente conosciuti da tutte quelle varietà italo-romanze (in particolare toscane e settentrionali) – oltre che dall’italiano stesso – che – procedendo sin ab antiquo con ritmi diversi (cfr. Faraoni 2014) – hanno da tempo avviato (e in alcuni casi concluso) il processo di riduzione dei valori di genere da tre a due.File | Dimensione | Formato | |
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