Il poeta veneziano Girolamo Molin (1500 – 1569) rappresenta una delle voci più significative della scena lagunare di pieno Cinquecento. Particolarmente vicino a Domenico Venier e in contatto con pressoché tutti i principali esponenti della scena culturale veneta del periodo, Molin è autore di una poesia in cui la solida assimilazione dei modelli lirici, soprattutto Bembo e Trissino, convive con un sapiente recupero della tradizione classica. In un raffinato equilibrio tra sostenuta compostezza stilistica e sperimentalismo delle forme, le sue Rime (1573), pubblicate postume e scandite per blocchi tematici e metrici, danno voce a un discorso lirico capace di spaziare oltre le misure più consuete del petrarchismo cinquecentesco. La malinconica riflessione esistenziale, l’intenzione di assaporare appieno le gioie amorose nonché il forte impegno civile sono solo alcuni dei temi più ricorrenti della poesia moliniana, da leggere in costante dialogo con le coeve proposte liriche dei suoi sodali. L’edizione, corredata di un’ampia introduzione, intende approfondire l’esperienza poetica di Molin in relazione alla vivace cornice della Venezia cinquecentesca, vero e proprio mosaico di cenacoli, tipografie e accademie, e interpretarla alla luce delle principali trame di influenza che, da Pietro Bembo a Torquato Tasso, ne hanno contraddistinto il panorama letterario.
Girolamo Molin : Rime
Martina Dal Cengio
2023
Abstract
Il poeta veneziano Girolamo Molin (1500 – 1569) rappresenta una delle voci più significative della scena lagunare di pieno Cinquecento. Particolarmente vicino a Domenico Venier e in contatto con pressoché tutti i principali esponenti della scena culturale veneta del periodo, Molin è autore di una poesia in cui la solida assimilazione dei modelli lirici, soprattutto Bembo e Trissino, convive con un sapiente recupero della tradizione classica. In un raffinato equilibrio tra sostenuta compostezza stilistica e sperimentalismo delle forme, le sue Rime (1573), pubblicate postume e scandite per blocchi tematici e metrici, danno voce a un discorso lirico capace di spaziare oltre le misure più consuete del petrarchismo cinquecentesco. La malinconica riflessione esistenziale, l’intenzione di assaporare appieno le gioie amorose nonché il forte impegno civile sono solo alcuni dei temi più ricorrenti della poesia moliniana, da leggere in costante dialogo con le coeve proposte liriche dei suoi sodali. L’edizione, corredata di un’ampia introduzione, intende approfondire l’esperienza poetica di Molin in relazione alla vivace cornice della Venezia cinquecentesca, vero e proprio mosaico di cenacoli, tipografie e accademie, e interpretarla alla luce delle principali trame di influenza che, da Pietro Bembo a Torquato Tasso, ne hanno contraddistinto il panorama letterario.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Molin_Rime_Dal Cengio.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Published version
Licenza:
Creative Commons
Dimensione
2.76 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.76 MB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.