L’idioma della resilienza va assumendo importanza crescente, tanto in ambito accademico che a livello di policy, al punto, secondo alcuni, da mettere sempre più in ombra quello della sostenibilità. Ciò avviene, nella cornice del dibattito sul clima e relative minacce e disastri, in concomitanza con un graduale spostamento di accento dalla mitigazione all’adattamento, di cui la resilienza può essere considerata una modalità. Il saggio inizia analizzando il concetto di resilienza e le sue implicazioni normative. Ricostruisce poi il nesso tra, da un lato, teorie dell’incertezza e della complessità, da cui la resilienza deriva, e, dall’altro, transizione post-fordista e pensiero neoliberale. Si sofferma quindi sulle implicazioni conservative e depoliticizzanti dell’idioma della resilienza e sul modo in cui ciò incide sull’allocazione delle responsabilità. La conclusione ribadisce come i «rischi» della resilienza, o meglio di un suo impiego non sufficientemente riflessivo, siano cospicui, ma come esistano anche prospettive volte a «recuperare» la nozione per progetti socio-ecologici in grado di segnare un reale cambiamento rispetto al trend preoccupante degli ultimi anni.
I rischi della resilienza
PELLIZZONI, LUIGI
2017
Abstract
L’idioma della resilienza va assumendo importanza crescente, tanto in ambito accademico che a livello di policy, al punto, secondo alcuni, da mettere sempre più in ombra quello della sostenibilità. Ciò avviene, nella cornice del dibattito sul clima e relative minacce e disastri, in concomitanza con un graduale spostamento di accento dalla mitigazione all’adattamento, di cui la resilienza può essere considerata una modalità. Il saggio inizia analizzando il concetto di resilienza e le sue implicazioni normative. Ricostruisce poi il nesso tra, da un lato, teorie dell’incertezza e della complessità, da cui la resilienza deriva, e, dall’altro, transizione post-fordista e pensiero neoliberale. Si sofferma quindi sulle implicazioni conservative e depoliticizzanti dell’idioma della resilienza e sul modo in cui ciò incide sull’allocazione delle responsabilità. La conclusione ribadisce come i «rischi» della resilienza, o meglio di un suo impiego non sufficientemente riflessivo, siano cospicui, ma come esistano anche prospettive volte a «recuperare» la nozione per progetti socio-ecologici in grado di segnare un reale cambiamento rispetto al trend preoccupante degli ultimi anni.File | Dimensione | Formato | |
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