Dedicata al re di Cipro Ugo IV di Lusignano e composta da quindici libri (di cui gli ultimi due, su cui si è soffermata maggiormente l’attenzione della critica, incentrati sulla difesa della poesia), la Genealogia deorum gentilium di Giovanni Boccaccio costituisce una tappa essenziale nella letteratura a tema mitografico. L’autore realizza infatti una puntuale e sistematica organizzazione dell’intera mitografia di matrice classica, procedendo nello stesso tempo all’assegnazione di significati morali, politici e religiosi alle favole pagane, comprese quelle che hanno come protagoniste divinità minori. Prendendo in esame i passaggi relativi alla vicenda dell’arrogante regina Niobe, figlia di Tantalo (re di Frigia) e sposa di Anfione (re di Tebe), il presente contributo intende mettere in luce alcuni tratti distintivi dell’opera: le principali fonti greche e latine a cui attinge Boccaccio, la compresenza di esegesi e riscrittura dei modelli antichi, la propensione a inserire notizie erudite, il rapporto tra verità e finzione. L’analisi si soffermerà anche sul trattamento riservato allo stesso mito nell’Allegoria mitologica.
La Niobe di Boccaccio : osservazioni sulla “Genealogia deorum gentilium”
Ottria, Ilaria
2023
Abstract
Dedicata al re di Cipro Ugo IV di Lusignano e composta da quindici libri (di cui gli ultimi due, su cui si è soffermata maggiormente l’attenzione della critica, incentrati sulla difesa della poesia), la Genealogia deorum gentilium di Giovanni Boccaccio costituisce una tappa essenziale nella letteratura a tema mitografico. L’autore realizza infatti una puntuale e sistematica organizzazione dell’intera mitografia di matrice classica, procedendo nello stesso tempo all’assegnazione di significati morali, politici e religiosi alle favole pagane, comprese quelle che hanno come protagoniste divinità minori. Prendendo in esame i passaggi relativi alla vicenda dell’arrogante regina Niobe, figlia di Tantalo (re di Frigia) e sposa di Anfione (re di Tebe), il presente contributo intende mettere in luce alcuni tratti distintivi dell’opera: le principali fonti greche e latine a cui attinge Boccaccio, la compresenza di esegesi e riscrittura dei modelli antichi, la propensione a inserire notizie erudite, il rapporto tra verità e finzione. L’analisi si soffermerà anche sul trattamento riservato allo stesso mito nell’Allegoria mitologica.File | Dimensione | Formato | |
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