What do new biotechnology, geoengineering, carbon markets, human enhancement, artificial intelligence have in common? Behind the variety of techniques and fields of application lies the seemingly incongruous union of rationality and unpredictability: bending the world to one's will not through its disciplining but through the increasing indeterminacy of processes; taking advantage of turbulence and disorder; saddling the uncontrollable to be carried away by it. The book brings this elusive logic into focus by reconstructing its genealogy and noting its coincidence with neoliberal governing rationality, where traditional dualisms (nature/technique, matter/language, living/inanimate, reality/cognition, active/passive, etc.) are increasingly dismissed. For the "new materialisms," the advanced tip of social theory, these polarities supported forms of domination over humans and nonhumans. But what to do if anti-dualism is subservient to an increasingly pervasive power that panders to ecological threats instead of countering them? The book seeks an answer in the irreducibility of the real to its description, of nature to mere environment, finding in Adorno and the concept of life-form a theoretical key, and in prefigurative activism a promising field of experience.
Cos’hanno in comune le nuove biotecnologie, la geoingegneria, i mercati del carbonio, il potenziamento umano, l’intelligenza artificiale? Dietro la varietà di tecniche e di ambiti applicativi si cela l’unione apparentemente incongrua di razionalità e imprevedibilità: piegare il mondo alla propria volontà non mediante il suo disciplinamento ma grazie alla crescente indeterminazione dei processi; trarre vantaggio da turbolenza e disordine; porsi in sella all’incontrollabile per farsene trasportare. Il libro mette a fuoco questa logica elusiva ricostruendone la genealogia e rilevandone la coincidenza con la razionalità di governo neoliberale, dove i dualismi tradizionali (natura/tecnica, materia/linguaggio, vivente/inanimato, realtà/cognizione, attivo/passivo ecc.) sono sempre più destituiti. Per i “nuovi materialismi”, punta avanzata della teoria sociale, queste polarità supportavano forme di dominio su umani e non umani. Ma che fare se l’anti-dualismo è asservito a un potere sempre più pervasivo che asseconda le minacce ecologiche invece di contrastarle? Il libro cerca una risposta nell’irriducibilità del reale alla sua descrizione, della natura a mero ambiente, trovando in Adorno e nel concetto di forma di vita una chiave teorica, e nell’attivismo prefigurativo un campo di esperienze promettenti.
Cavalcare l’ingovernabile: natura, neoliberalismo e nuovi materialismi
Pellizzoni, Luigi
2023
Abstract
Cos’hanno in comune le nuove biotecnologie, la geoingegneria, i mercati del carbonio, il potenziamento umano, l’intelligenza artificiale? Dietro la varietà di tecniche e di ambiti applicativi si cela l’unione apparentemente incongrua di razionalità e imprevedibilità: piegare il mondo alla propria volontà non mediante il suo disciplinamento ma grazie alla crescente indeterminazione dei processi; trarre vantaggio da turbolenza e disordine; porsi in sella all’incontrollabile per farsene trasportare. Il libro mette a fuoco questa logica elusiva ricostruendone la genealogia e rilevandone la coincidenza con la razionalità di governo neoliberale, dove i dualismi tradizionali (natura/tecnica, materia/linguaggio, vivente/inanimato, realtà/cognizione, attivo/passivo ecc.) sono sempre più destituiti. Per i “nuovi materialismi”, punta avanzata della teoria sociale, queste polarità supportavano forme di dominio su umani e non umani. Ma che fare se l’anti-dualismo è asservito a un potere sempre più pervasivo che asseconda le minacce ecologiche invece di contrastarle? Il libro cerca una risposta nell’irriducibilità del reale alla sua descrizione, della natura a mero ambiente, trovando in Adorno e nel concetto di forma di vita una chiave teorica, e nell’attivismo prefigurativo un campo di esperienze promettenti.File | Dimensione | Formato | |
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