Una scissione di lessema può esplicarsi nella dimensione morfologica (un esempio ne è il suppletivismo) o in quella sintattica. Nella recente trattazione di Corbett (2021), i due tipi si definiscono rispettivamente «scissione interna» ed «esterna», laddove con quest’ultima si intende che il comportamento sintattico di un lessema non è univoco: così ad esempio soltanto quattro posposizioni in turco richiedono un caso diverso sul pronome personale (il genitivo) rispetto a quello selezionato sul nome (il nominativo), mentre tutte le rimanenti richiedono uniformemente il nominativo sul nome e sul pronome. Il presente contributo esplora la possibilità che una scissione sia da riconoscere in diverse varietà italo-romanze per il lessema designante la ‘madre’. Diversi casi potenzialmente così interpretabili si segnalano nella vasta bibliografia sui possessivi enclitici con nomi di parentela ricorrenti nell’italo-romanzo centro-meridionale (v. ad es. Rohlfs 1968, 124-5, Manzini e Savoia 2005, III 660 ss., Fahrnbach 2019, ecc.): se la forma del sostantivo 'mammə ‘mamma/madre’ in molti dialetti non varia (così ad es. ad Arielli, CH: D’Alessandro e Migliori 2017, 56), in altri essa presenta invece delle Nebenformen selezionate o davanti a tutti i possessivi enclitici ('mamə-, con -m- scempia in 'mamətə ‘tua madre’ ad Altamura, BA; Cirrottola 1977) o eventualmente davanti al solo possessivo di I singolare ('ma-mə con possessivo di I sg. di contro a 'mammə-tə con possessivo di II sg. ad Ardore Superiore, RC; Masi 2021, 25). Per stabilire se simili alternanze di forma pertengano o meno alla morfologia flessiva bisogna discutere una questione empirica (se si possa escludere che fattori di ordine fonologico siano responsabili della loro distribuzione) e una questione teorico-analitica (se il tratto [possessore] con valori corrispondenti alle persone possa in una varietà romanza costituire categoria flessiva, in regime di iperdifferenziazione – nei termini di Corbett 1991, 168-170; 1996 – solo per pochi lessemi nominali: v. Loporcaro 2020, 230). Si addurrà a confronto il caso, certamente non coinvolgente la flessione ma altrettanto certamente costituente una scissione di lessema (esterna), riscontrato in alcune varietà di sardo logudorese dove 'mamma ‘mia madre’ si oppone a 'mama ‘madre’ non solo per una semantica ristretta (come indicato dalla glossa) bensì anche per una distribuzione sintattica rigorosamente complementare. A proposito del sardo si mostrerà anche come la razionalizzazione della questione analitica (morfologica e sintattica) non sia priva di ricadute etimologiche: diversamente infatti da quanto ritiene il Wagner (DES 497), secondo cui soltanto «mama è […] la forma veramente sarda», c’è motivo di ritenere che ambedue siano ereditarie e che la scissione si origini, nel sardo, dalla rifunzionalizzazione di due varianti ereditarie (v. ThLL VIII 246 55 s.) già in variazione libera.
Di mamma ce n’è una sola: a meno di una scissione di lessema (REW 5277.2 MAMA)
Loporcaro, Michele
2023
Abstract
Una scissione di lessema può esplicarsi nella dimensione morfologica (un esempio ne è il suppletivismo) o in quella sintattica. Nella recente trattazione di Corbett (2021), i due tipi si definiscono rispettivamente «scissione interna» ed «esterna», laddove con quest’ultima si intende che il comportamento sintattico di un lessema non è univoco: così ad esempio soltanto quattro posposizioni in turco richiedono un caso diverso sul pronome personale (il genitivo) rispetto a quello selezionato sul nome (il nominativo), mentre tutte le rimanenti richiedono uniformemente il nominativo sul nome e sul pronome. Il presente contributo esplora la possibilità che una scissione sia da riconoscere in diverse varietà italo-romanze per il lessema designante la ‘madre’. Diversi casi potenzialmente così interpretabili si segnalano nella vasta bibliografia sui possessivi enclitici con nomi di parentela ricorrenti nell’italo-romanzo centro-meridionale (v. ad es. Rohlfs 1968, 124-5, Manzini e Savoia 2005, III 660 ss., Fahrnbach 2019, ecc.): se la forma del sostantivo 'mammə ‘mamma/madre’ in molti dialetti non varia (così ad es. ad Arielli, CH: D’Alessandro e Migliori 2017, 56), in altri essa presenta invece delle Nebenformen selezionate o davanti a tutti i possessivi enclitici ('mamə-, con -m- scempia in 'mamətə ‘tua madre’ ad Altamura, BA; Cirrottola 1977) o eventualmente davanti al solo possessivo di I singolare ('ma-mə con possessivo di I sg. di contro a 'mammə-tə con possessivo di II sg. ad Ardore Superiore, RC; Masi 2021, 25). Per stabilire se simili alternanze di forma pertengano o meno alla morfologia flessiva bisogna discutere una questione empirica (se si possa escludere che fattori di ordine fonologico siano responsabili della loro distribuzione) e una questione teorico-analitica (se il tratto [possessore] con valori corrispondenti alle persone possa in una varietà romanza costituire categoria flessiva, in regime di iperdifferenziazione – nei termini di Corbett 1991, 168-170; 1996 – solo per pochi lessemi nominali: v. Loporcaro 2020, 230). Si addurrà a confronto il caso, certamente non coinvolgente la flessione ma altrettanto certamente costituente una scissione di lessema (esterna), riscontrato in alcune varietà di sardo logudorese dove 'mamma ‘mia madre’ si oppone a 'mama ‘madre’ non solo per una semantica ristretta (come indicato dalla glossa) bensì anche per una distribuzione sintattica rigorosamente complementare. A proposito del sardo si mostrerà anche come la razionalizzazione della questione analitica (morfologica e sintattica) non sia priva di ricadute etimologiche: diversamente infatti da quanto ritiene il Wagner (DES 497), secondo cui soltanto «mama è […] la forma veramente sarda», c’è motivo di ritenere che ambedue siano ereditarie e che la scissione si origini, nel sardo, dalla rifunzionalizzazione di due varianti ereditarie (v. ThLL VIII 246 55 s.) già in variazione libera.| File | Dimensione | Formato | |
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