Il capitolo indaga il conflitto operaio nell’Italia contemporanea attraverso l’analisi in profondità di un caso studio: la resistenza dei lavoratori della (ex) GKN di Campi Bisenzio (FI). La GKN, multinazionale leader nella produzione di componenti per auto, aveva ceduto la fabbrica fiorentina al fondo di investimento Melrose Industries nel 2018. Il licenziamento dei 422 dipendenti da parte di Melrose viene comunicato via mail il 9 luglio 2021, dopo la revoca del blocco dei licenziamenti imposto durante la pandemia, generando una mobilitazione permanente che va avanti da tre anni. Il repertorio d’azione collettiva impiegato spazia dalla negoziazione sindacale alle forme di lotta tipiche dei movimenti sociali (dall’assemblea permanente alle grandi manifestazioni di massa, dai concerti di solidarietà al Festival della letteratura working class). Quali sono i fattori che spiegano questa straordinaria capacità di resistenza e mobilitazione? L’ipotesi qui esplorata è che la mobilitazione sia una risposta alla congiuntura critica di capitalismo finanziario e pandemia (structure), unitamente alla capacità d’azione operaia (agency), individuando come fattore chiave il ritorno di una coscienza di classe. L’analisi applica lo schema di Alain Touraine che considera la coscienza di classe come il risultato dell’interazione fra tre principi (identità, opposizione e totalità) ed è basata su materiale qualitativo (interviste e focus group).
Le lotte operaie contemporanee: il caso della ex GKN di Firenze
Chironi, Daniela
2025
Abstract
Il capitolo indaga il conflitto operaio nell’Italia contemporanea attraverso l’analisi in profondità di un caso studio: la resistenza dei lavoratori della (ex) GKN di Campi Bisenzio (FI). La GKN, multinazionale leader nella produzione di componenti per auto, aveva ceduto la fabbrica fiorentina al fondo di investimento Melrose Industries nel 2018. Il licenziamento dei 422 dipendenti da parte di Melrose viene comunicato via mail il 9 luglio 2021, dopo la revoca del blocco dei licenziamenti imposto durante la pandemia, generando una mobilitazione permanente che va avanti da tre anni. Il repertorio d’azione collettiva impiegato spazia dalla negoziazione sindacale alle forme di lotta tipiche dei movimenti sociali (dall’assemblea permanente alle grandi manifestazioni di massa, dai concerti di solidarietà al Festival della letteratura working class). Quali sono i fattori che spiegano questa straordinaria capacità di resistenza e mobilitazione? L’ipotesi qui esplorata è che la mobilitazione sia una risposta alla congiuntura critica di capitalismo finanziario e pandemia (structure), unitamente alla capacità d’azione operaia (agency), individuando come fattore chiave il ritorno di una coscienza di classe. L’analisi applica lo schema di Alain Touraine che considera la coscienza di classe come il risultato dell’interazione fra tre principi (identità, opposizione e totalità) ed è basata su materiale qualitativo (interviste e focus group).| File | Dimensione | Formato | |
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