Partendo dal recupero e dalla trascrizione integrale di un fondamentale Trattato sulle gemme realizzato da Giuseppe Pelli Bencivenni negli ultimi anni della sua direzione della Galleria fiorentina, si sono affrontate questioni di gusto e di collezionismo per il manufatto glittico che in questi anni raggiunse largo consenso sia in ambito privato che pubblico. Lo studio evidenzia lo stato dell'erudizione antiquaria nei confronti della glittica, fornendo una ricca ricognizione sulla bibliografia settoriale in uso nell'ambiente toscano di secondo Settecento e che lo stesso inedito Trattato utilizzò per strutturare la propria ricca impalcatura storiografica. Il volume affronta inoltre temi sulla gestione della dattilioteca granducale con i relativi ordinamenti che, sperimentati durante la gestione di Pelli Bencivenni, subirono una complessa evoluzione, per il materiale mediceo-lorenese, fino al fondamentale catalogo di Arcangelo Migliarini negli anni Trenta dell’Ottocento, tutt’oggi un modello classificatorio insuperato. Infine si spiegano i rapporti con le Accademie toscane in seno alle quali lo studio delle pietre incise animò i dibattiti più vivaci e stimolanti con eruditi, antiquari, collezionisti che contribuirono con intelligenza, gusto e senso critico, alla fortuna collezionistica dell’arte glittica, decretandone canoni di analisi e approfondimento
Fortuna della glittica nella Toscana mediceo-lorenese e storia del Discorso sopra le gemme intagliate di G. Pelli Bencivenni
FILETI, Miriam
2004
Abstract
Partendo dal recupero e dalla trascrizione integrale di un fondamentale Trattato sulle gemme realizzato da Giuseppe Pelli Bencivenni negli ultimi anni della sua direzione della Galleria fiorentina, si sono affrontate questioni di gusto e di collezionismo per il manufatto glittico che in questi anni raggiunse largo consenso sia in ambito privato che pubblico. Lo studio evidenzia lo stato dell'erudizione antiquaria nei confronti della glittica, fornendo una ricca ricognizione sulla bibliografia settoriale in uso nell'ambiente toscano di secondo Settecento e che lo stesso inedito Trattato utilizzò per strutturare la propria ricca impalcatura storiografica. Il volume affronta inoltre temi sulla gestione della dattilioteca granducale con i relativi ordinamenti che, sperimentati durante la gestione di Pelli Bencivenni, subirono una complessa evoluzione, per il materiale mediceo-lorenese, fino al fondamentale catalogo di Arcangelo Migliarini negli anni Trenta dell’Ottocento, tutt’oggi un modello classificatorio insuperato. Infine si spiegano i rapporti con le Accademie toscane in seno alle quali lo studio delle pietre incise animò i dibattiti più vivaci e stimolanti con eruditi, antiquari, collezionisti che contribuirono con intelligenza, gusto e senso critico, alla fortuna collezionistica dell’arte glittica, decretandone canoni di analisi e approfondimentoFile | Dimensione | Formato | |
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