Nei vv. 373-81 del libro IV di Lucano, che svolgono il motivo della polemica contro il lusso alimentare, sono presenti una serie di topoi tra i più caratteristici del moralismo romano. In questi versi il poeta apre un dialogo a distanza con alcuni dei testi più importanti della tradizione moralistica romana (Orazio, Seneca), ma soprattutto sembra ispirarsi direttamente a un frammento di Euripide (892 Nauck), in cui erano svolti gli stessi temi, e di cui si erano già appropriati soprattutto gli autori di diatriba, facendone una sorta di slogan delle loro predicazioni contro il lusso. Lo studio del passo lucaneo consente così di indagare tutta la complessità e la ricchezza di quel linguaggio che si definisce moralistico, e di riconoscere la profondità delle sue radici.
Aspetti del moralismo nell’epica di Lucano
BERTI, Emanuele
2004
Abstract
Nei vv. 373-81 del libro IV di Lucano, che svolgono il motivo della polemica contro il lusso alimentare, sono presenti una serie di topoi tra i più caratteristici del moralismo romano. In questi versi il poeta apre un dialogo a distanza con alcuni dei testi più importanti della tradizione moralistica romana (Orazio, Seneca), ma soprattutto sembra ispirarsi direttamente a un frammento di Euripide (892 Nauck), in cui erano svolti gli stessi temi, e di cui si erano già appropriati soprattutto gli autori di diatriba, facendone una sorta di slogan delle loro predicazioni contro il lusso. Lo studio del passo lucaneo consente così di indagare tutta la complessità e la ricchezza di quel linguaggio che si definisce moralistico, e di riconoscere la profondità delle sue radici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.