L’articolo raggruppa e approfondisce, soprattutto con gli strumenti della filologia figurativa, una piccola serie di dipinti trecenteschi bolognesi la cui destinazione originaria, come mostrano vari indizi, iconografici e materiali, fu quella di servire al conforto di condannati a morte. Fin dalle prime battute, che riguardano il restauro, il tema s’intreccia con questione di più larga natura metodologica. Nel caso specifico, mentre si è generalmente creduto che questo tipo di tavolette dipinte fosse nato un po’ più tardi e che esse siano dunque legato alla seconda grande fase di espansione delle confraternite dedite al conforto dei condannati, ne viene argomentato l’arretramento al secolo XIV e una localizzazione bolognese (arretramento e localizzazione sono stati definitivamente confermati dal successivo rinvenimento di una testimonianza figurativa). Questa localizzazione viene spesa come un ulteriore punto di osservazione dei caratteri espressivi propri di questo centro artistico in età gotica; ma la scelta dell’argomento ha come sfondo complessivo il rapporto fra immagini sacre e luoghi urbani e la successiva sedimentazione patrimoniale.

Pitture per condannati a morte del Trecento bolognese

FERRETTI, Massimo
2007

Abstract

L’articolo raggruppa e approfondisce, soprattutto con gli strumenti della filologia figurativa, una piccola serie di dipinti trecenteschi bolognesi la cui destinazione originaria, come mostrano vari indizi, iconografici e materiali, fu quella di servire al conforto di condannati a morte. Fin dalle prime battute, che riguardano il restauro, il tema s’intreccia con questione di più larga natura metodologica. Nel caso specifico, mentre si è generalmente creduto che questo tipo di tavolette dipinte fosse nato un po’ più tardi e che esse siano dunque legato alla seconda grande fase di espansione delle confraternite dedite al conforto dei condannati, ne viene argomentato l’arretramento al secolo XIV e una localizzazione bolognese (arretramento e localizzazione sono stati definitivamente confermati dal successivo rinvenimento di una testimonianza figurativa). Questa localizzazione viene spesa come un ulteriore punto di osservazione dei caratteri espressivi propri di questo centro artistico in età gotica; ma la scelta dell’argomento ha come sfondo complessivo il rapporto fra immagini sacre e luoghi urbani e la successiva sedimentazione patrimoniale.
2007
Misericordie. Conversioni sotto il patibolo tra Medioevo ed età moderna
Edizioni della Normale
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