Le immagini dell'ombra e della luce, utilizzate a partire da Cicerone per significare l'antitesi tra la quiete degli studi eruditi e l'attivo impegno come oratore e uomo politico, viene ripresa nella prima età imperiale dai critici della declamazione, che contrappongono l'umbratile eloquenza delle scuole di retorica alla vera oratoria forense. Ma la differenza tra la pratica declamatoria e la vera oratoria è anche una differenza di condizioni ambientali: per questo in alcuni passi questa metafora viene come risemantizzata e riportata al suo valore letterale: l''umbra' entro la quale dimorano gli 'scholastici' è un'ombra reale, come reale è la 'lux' che li abbaglia e li confonde nel foro, quando viene a mancare loro la consueta protezione delle pareti delle scuole di retorica.
All'ombra della scuola. Declamazione (e oratoria) fra tarda repubblica e primo impero
BERTI, Emanuele
2010
Abstract
Le immagini dell'ombra e della luce, utilizzate a partire da Cicerone per significare l'antitesi tra la quiete degli studi eruditi e l'attivo impegno come oratore e uomo politico, viene ripresa nella prima età imperiale dai critici della declamazione, che contrappongono l'umbratile eloquenza delle scuole di retorica alla vera oratoria forense. Ma la differenza tra la pratica declamatoria e la vera oratoria è anche una differenza di condizioni ambientali: per questo in alcuni passi questa metafora viene come risemantizzata e riportata al suo valore letterale: l''umbra' entro la quale dimorano gli 'scholastici' è un'ombra reale, come reale è la 'lux' che li abbaglia e li confonde nel foro, quando viene a mancare loro la consueta protezione delle pareti delle scuole di retorica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.