Il contributo intende presentare alcuni episodi salienti di quella che può essere definita la scarsa fortuna del poema di Boiardo sul versante dell’illustrazione libraria. Sin dalle prime edizioni a stampa l’Inamoramento de Orlando, infatti, a differenza dell’Orlando furioso, non fu accompagnato da apparati iconografici originali: gli editori per lo più si limitarono a impiegare illustrazioni già disponibili e in molti casi delle incisioni nate per il poema ariostesco furono riusate per accompagnare le ottave di Boiardo. Dopo una breve panoramica delle vicende editoriali dell’Innamoramento de Orlando nella prima metà del Cinquecento, si analizzano più nel dettaglio le edizioni impresse da Girolamo Scoto tra il 1545 e il 1553 e accompagnate da due set iconografici ispirati al Furioso. L’indagine mira a ricostruire le modalità attraverso le quali avvenne il riuso delle illustrazioni e, in modo particolare, come le tavole ispirate al Furioso furono usate per sottolineare e suggerire ai lettori delle tangenze tra i due poemi. Mediante l’analisi di tale aspetto della ricezione dell’Inamoramento si prova a far luce sulle dinamiche di reciproca influenza che, anche sul piano della fortuna visiva, coinvolsero il Furioso e il suo prequel.
All’ombra del Furioso. Alcuni episodi della (s)fortuna illustrativa dell’Inamoramento de Orlando
RIZZARELLI, GIOVANNA
2017
Abstract
Il contributo intende presentare alcuni episodi salienti di quella che può essere definita la scarsa fortuna del poema di Boiardo sul versante dell’illustrazione libraria. Sin dalle prime edizioni a stampa l’Inamoramento de Orlando, infatti, a differenza dell’Orlando furioso, non fu accompagnato da apparati iconografici originali: gli editori per lo più si limitarono a impiegare illustrazioni già disponibili e in molti casi delle incisioni nate per il poema ariostesco furono riusate per accompagnare le ottave di Boiardo. Dopo una breve panoramica delle vicende editoriali dell’Innamoramento de Orlando nella prima metà del Cinquecento, si analizzano più nel dettaglio le edizioni impresse da Girolamo Scoto tra il 1545 e il 1553 e accompagnate da due set iconografici ispirati al Furioso. L’indagine mira a ricostruire le modalità attraverso le quali avvenne il riuso delle illustrazioni e, in modo particolare, come le tavole ispirate al Furioso furono usate per sottolineare e suggerire ai lettori delle tangenze tra i due poemi. Mediante l’analisi di tale aspetto della ricezione dell’Inamoramento si prova a far luce sulle dinamiche di reciproca influenza che, anche sul piano della fortuna visiva, coinvolsero il Furioso e il suo prequel.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.