Il saggio ricostruisce in maniera del tutto innovativa la prima fase della carriera di Andrea del Verrocchio come scultore in marmo, riconoscendo la sua responsabilità in due opere finora mai collegate al suo nome, ovvero la Madonna col Bambino nel Municipio di Solarolo (Ravenna), già appartenuta ai Manfredi signori di Faenza e ai Gonzaga marchesi e duchi di Mantova, e un tabernacolo nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, contenente un tondo in bronzo di Donatello con una Madonna col Bambino, e già appartenuto alle collezioni di Tommaso degli Obizzi al Catajo e poi alla corona d'Austria-Este.
Da una costola di Desiderio: due marmi giovanili del Verrocchio
F. Caglioti
2011
Abstract
Il saggio ricostruisce in maniera del tutto innovativa la prima fase della carriera di Andrea del Verrocchio come scultore in marmo, riconoscendo la sua responsabilità in due opere finora mai collegate al suo nome, ovvero la Madonna col Bambino nel Municipio di Solarolo (Ravenna), già appartenuta ai Manfredi signori di Faenza e ai Gonzaga marchesi e duchi di Mantova, e un tabernacolo nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, contenente un tondo in bronzo di Donatello con una Madonna col Bambino, e già appartenuto alle collezioni di Tommaso degli Obizzi al Catajo e poi alla corona d'Austria-Este.File in questo prodotto:
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