Nel complesso e articolato intreccio di elementi che compongono il paratesto della Commedia dantesca, le illustrazioni rivestono, com’è noto, un ruolo di fondamentale importanza. Accanto alla funzione cardine di sostegno esegetico al lettore e di soglia di accesso al testo, queste, se indagate con l'ausilio dell'ecdotica, possono rivelarsi strumenti parimenti utili ad un'indagine sui rapporti della tradizione stessa dell’opera e consentire – per via di errori, lacune, omissioni o aggiunte iconografiche – la ricostruzione delle tappe di trasmissione e di copia del testo. Una collazione dell’intero apparato iconografico di due codici vicinissimi nell’aspetto ma lontani nei tempi di realizzazione (trecentesco il ms. 67 della Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova, quattrocentesco il codice Laurenziano 40.01, oggetti del confronto) mostra i rapporti di familiarità esistenti tra i due testimoni danteschi e consente di concludere che i codici non possiedono legami di discendenza diretta ma risultano copie autonome di un antigrafo comune.
Errori in miniatura. Per i rapporti genealogici tra il Padovano 67 e il Laurenziano 40.01
alessandra forte
2017
Abstract
Nel complesso e articolato intreccio di elementi che compongono il paratesto della Commedia dantesca, le illustrazioni rivestono, com’è noto, un ruolo di fondamentale importanza. Accanto alla funzione cardine di sostegno esegetico al lettore e di soglia di accesso al testo, queste, se indagate con l'ausilio dell'ecdotica, possono rivelarsi strumenti parimenti utili ad un'indagine sui rapporti della tradizione stessa dell’opera e consentire – per via di errori, lacune, omissioni o aggiunte iconografiche – la ricostruzione delle tappe di trasmissione e di copia del testo. Una collazione dell’intero apparato iconografico di due codici vicinissimi nell’aspetto ma lontani nei tempi di realizzazione (trecentesco il ms. 67 della Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova, quattrocentesco il codice Laurenziano 40.01, oggetti del confronto) mostra i rapporti di familiarità esistenti tra i due testimoni danteschi e consente di concludere che i codici non possiedono legami di discendenza diretta ma risultano copie autonome di un antigrafo comune.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.