Il saggio mette in luce l'originale posizione critica sulla scultura barocca romana di Giovanni Battista Pacichelli, poligrafo seicentesco di vasta esperienza europea, più noto per i suoi studi sull'arte napoletana e del Vicereame. A partire dal suo ricco epistolario dato alle stampe allo scadere del Seicento, nel contributo non solo sono presentate notizie ad oggi malnote su artisti e opere, ma si indagano anche il modo e le categorie con cui busti-ritratto, statue e arredi potevano essere valutati e apprezzati nella Roma della seconda metà secolo.
Giovanni Battista Pacichelli e l’idea di scultura a Roma allo scadere del Seicento (con qualche annotazione sulla cappella del Battesimo in San Pietro)
Lucia Simonato
2019-01-01
Abstract
Il saggio mette in luce l'originale posizione critica sulla scultura barocca romana di Giovanni Battista Pacichelli, poligrafo seicentesco di vasta esperienza europea, più noto per i suoi studi sull'arte napoletana e del Vicereame. A partire dal suo ricco epistolario dato alle stampe allo scadere del Seicento, nel contributo non solo sono presentate notizie ad oggi malnote su artisti e opere, ma si indagano anche il modo e le categorie con cui busti-ritratto, statue e arredi potevano essere valutati e apprezzati nella Roma della seconda metà secolo.File in questo prodotto:
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