Questo saggio introduttivo al catalogo di una grande mostra su Verrocchio curata dall’autore insieme ad Andrea De Marchi (Università degli Studi di Firenze) per la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello a Firenze offre l’occasione per ripercorrere l’intera carriera del grande maestro, apportando molte novità e precisazioni di varia natura e vario peso: p.e. sull’interpretazione delle più antiche biografie a lui dedicate dai predecessori di Giorgio Vasari e da Vasari stesso (1550, 1568); sulle origini e sul significato del soprannome dell’artista; sulla formazione di Verrocchio all’interno della bottega dell’anziano Donatello nel momento del suo sodalizio con il giovane collega Desiderio da Settignano e del loro massimo impegno congiunto per i cantieri principali della famiglia Medici (la basilica di San Lorenzo a Firenze, il palazzo cittadino di Via Larga); e infine sui molti scultori allievi e seguaci di Verrocchio, tra i quali, in particolare, Leonardo da Vinci; il possibile Michele Marini da Fiesole, “alter ego” del suo maestro a Roma negli anni ottanta-novanta del secolo; Andrea di Pietro Ferrucci (di cui si pubblica un importante busto inedito del Salvatore in un convento fiorentino); e il vasariano “Nanni Grosso”, autore conclusivo della “Maddalena” lignea in Santa Trìnita a Firenze, rimasta interrotta alla morte di Desiderio.
Verrocchio scultore: la formazione, i generi figurativi, gli allievi, i seguaci / Verrocchio the Sculptor: Training, Figurative Genres, Pupils and Followers
Francesco Caglioti
2019
Abstract
Questo saggio introduttivo al catalogo di una grande mostra su Verrocchio curata dall’autore insieme ad Andrea De Marchi (Università degli Studi di Firenze) per la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello a Firenze offre l’occasione per ripercorrere l’intera carriera del grande maestro, apportando molte novità e precisazioni di varia natura e vario peso: p.e. sull’interpretazione delle più antiche biografie a lui dedicate dai predecessori di Giorgio Vasari e da Vasari stesso (1550, 1568); sulle origini e sul significato del soprannome dell’artista; sulla formazione di Verrocchio all’interno della bottega dell’anziano Donatello nel momento del suo sodalizio con il giovane collega Desiderio da Settignano e del loro massimo impegno congiunto per i cantieri principali della famiglia Medici (la basilica di San Lorenzo a Firenze, il palazzo cittadino di Via Larga); e infine sui molti scultori allievi e seguaci di Verrocchio, tra i quali, in particolare, Leonardo da Vinci; il possibile Michele Marini da Fiesole, “alter ego” del suo maestro a Roma negli anni ottanta-novanta del secolo; Andrea di Pietro Ferrucci (di cui si pubblica un importante busto inedito del Salvatore in un convento fiorentino); e il vasariano “Nanni Grosso”, autore conclusivo della “Maddalena” lignea in Santa Trìnita a Firenze, rimasta interrotta alla morte di Desiderio.File | Dimensione | Formato | |
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