Premessa: Il sistema verbale greco, che è stato fin dall’antichità oggetto di studio, presenta tuttora questioni controverse, sulle quali non esiste un’interpretazione unanime. La definizione del valore dei Tempi del verbo, alla luce delle teorie linguistiche contemporanee, costituisce ancora un fecondo campo di indagine. Il Modo Imperativo, sulla cui analisi si concentra la presente ricerca, rappresenta un esempio interessante di tale problematica, a causa della sua particolare natura semantica, che rende ardua l’assegnazione di un esatto valore ai suoi Tempi verbali. Con questo lavoro si intende dare un contributo alla comprensione dei Tempi dell’Imperativo e della posizione di questo Modo all’interno del sistema verbale greco. Allo scopo di chiarire i punti spinosi della questione, si è ritenuto necessario intraprendere un esame sistematico, i cui risultati, per le implicazioni di carattere generale, possono rivelarsi utili al chiarimento della questione dei Tempi nel sistema verbale greco considerato nel suo complesso, e alla verifica dell’ipotesi aspettuale. Il presente studio è diviso in due parti: da un lato vengono prese in considerazione le riflessioni teoriche sul verbo svolte dagli stessi antichi greci – nell’ambito degli studi filosofici e grammaticali, dall’età alessandrina fino a quella bizantina –; dall’altro viene esaminato l’uso dei Tempi dell’Imperativo in un serie di testi letterari di autori di età classica. La prima parte è dedicata ad un’analisi approfondita di tutte le fonti grammaticali antiche riguardanti la definizione del verbo e la descrizione dei Tempi verbali, dei loro valori e del loro uso nei vari Modi. Si è inteso presentare una rassegna il più possibile completa dei testi grammaticali a noi pervenuti, e mostrare così l’effettiva estensione del materiale su cui ci si può basare per la ricostruzione delle teorie antiche. L’approfondito esame e il confronto tra le varie fonti hanno permesso di valutare attentamente i risultati raggiunti dai grammatici greci. Le loro articolate riflessioni si sono rivelate un valido strumento per l’interpretazione dei Tempi verbali in generale e per la successiva indagine dell’Imperativo. La seconda parte ha come suo principale scopo quello di chiarire i valori dei Tempi dell’Imperativo, sia alla luce delle riflessioni degli antichi che, soprattutto, dell’ampio dibattito teorico contemporaneo intorno ai problemi tempo-aspettuali. Si è ritenuto necessario svolgere un’indagine sistematica su un corpus molto vasto e definito cronologicamente di forme imperative, data la mancanza di studi incentrati sulla verifica di tali ipotesi teoriche in campioni ampi e omogenei di dati. Sono state esaminate in modo esaustivo tutte le forme imperative presenti in cinque testi di quattro autori: il primo libro delle Storie di Erodoto, le Rane e le Tesmoforiazuse di Aristofane, il Simposio di Platone, l’orazione Sulla corona di Demostene. Queste opere sono state scelte secondo i seguenti criteri: per la loro appartenenza a diversi generi, per la presenza di ampie porzioni di dialogo, e perché si inseriscono in una fase cronologica delimitata, che va dal V al IV secolo. Sulle forme imperative, inserite e catalogate in un’apposita banca-dati, sono state svolte analisi di diverso tipo, mediante l’applicazione di numerosi parametri morfologici, sintattici e semantici, che hanno permesso di individuare alcune particolari caratteristiche nel funzionamento del Modo Imperativo e di far luce su aspetti meno chiari nell’uso dei Tempi. I risultati ottenuti sono ampiamente illustrati, al termine di questo lavoro, con la discussione dei casi e il commento di un ricco apparato di esempi.

I tempi nel sistema verbale greco antico e il caso dell'imperativo / Eco Conti, Sara; Scuola Normale Superiore, ciclo 20, 28-Jul-2010.

I tempi nel sistema verbale greco antico e il caso dell'imperativo

Eco Conti, Sara
2010

Abstract

Premessa: Il sistema verbale greco, che è stato fin dall’antichità oggetto di studio, presenta tuttora questioni controverse, sulle quali non esiste un’interpretazione unanime. La definizione del valore dei Tempi del verbo, alla luce delle teorie linguistiche contemporanee, costituisce ancora un fecondo campo di indagine. Il Modo Imperativo, sulla cui analisi si concentra la presente ricerca, rappresenta un esempio interessante di tale problematica, a causa della sua particolare natura semantica, che rende ardua l’assegnazione di un esatto valore ai suoi Tempi verbali. Con questo lavoro si intende dare un contributo alla comprensione dei Tempi dell’Imperativo e della posizione di questo Modo all’interno del sistema verbale greco. Allo scopo di chiarire i punti spinosi della questione, si è ritenuto necessario intraprendere un esame sistematico, i cui risultati, per le implicazioni di carattere generale, possono rivelarsi utili al chiarimento della questione dei Tempi nel sistema verbale greco considerato nel suo complesso, e alla verifica dell’ipotesi aspettuale. Il presente studio è diviso in due parti: da un lato vengono prese in considerazione le riflessioni teoriche sul verbo svolte dagli stessi antichi greci – nell’ambito degli studi filosofici e grammaticali, dall’età alessandrina fino a quella bizantina –; dall’altro viene esaminato l’uso dei Tempi dell’Imperativo in un serie di testi letterari di autori di età classica. La prima parte è dedicata ad un’analisi approfondita di tutte le fonti grammaticali antiche riguardanti la definizione del verbo e la descrizione dei Tempi verbali, dei loro valori e del loro uso nei vari Modi. Si è inteso presentare una rassegna il più possibile completa dei testi grammaticali a noi pervenuti, e mostrare così l’effettiva estensione del materiale su cui ci si può basare per la ricostruzione delle teorie antiche. L’approfondito esame e il confronto tra le varie fonti hanno permesso di valutare attentamente i risultati raggiunti dai grammatici greci. Le loro articolate riflessioni si sono rivelate un valido strumento per l’interpretazione dei Tempi verbali in generale e per la successiva indagine dell’Imperativo. La seconda parte ha come suo principale scopo quello di chiarire i valori dei Tempi dell’Imperativo, sia alla luce delle riflessioni degli antichi che, soprattutto, dell’ampio dibattito teorico contemporaneo intorno ai problemi tempo-aspettuali. Si è ritenuto necessario svolgere un’indagine sistematica su un corpus molto vasto e definito cronologicamente di forme imperative, data la mancanza di studi incentrati sulla verifica di tali ipotesi teoriche in campioni ampi e omogenei di dati. Sono state esaminate in modo esaustivo tutte le forme imperative presenti in cinque testi di quattro autori: il primo libro delle Storie di Erodoto, le Rane e le Tesmoforiazuse di Aristofane, il Simposio di Platone, l’orazione Sulla corona di Demostene. Queste opere sono state scelte secondo i seguenti criteri: per la loro appartenenza a diversi generi, per la presenza di ampie porzioni di dialogo, e perché si inseriscono in una fase cronologica delimitata, che va dal V al IV secolo. Sulle forme imperative, inserite e catalogate in un’apposita banca-dati, sono state svolte analisi di diverso tipo, mediante l’applicazione di numerosi parametri morfologici, sintattici e semantici, che hanno permesso di individuare alcune particolari caratteristiche nel funzionamento del Modo Imperativo e di far luce su aspetti meno chiari nell’uso dei Tempi. I risultati ottenuti sono ampiamente illustrati, al termine di questo lavoro, con la discussione dei casi e il commento di un ricco apparato di esempi.
28-lug-2010
L-LIN/01 GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA
Settore L-FIL-LET/05 - Filologia Classica
Linguistica
20
ancient Greek. morphosyntax. verbs
Linguistics
Scuola Normale Superiore
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Descrizione: doctoral thesis full text
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11384/86012
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