Il BIM (Building Information Modeling) è un processo di gestione integrata delle fasi di progettazione, costruzione e facility management degli edifici; tale metodologia utilizza strumenti informatici di ultima generazione per rappresentare, su un modello tridimensionale, le caratteristiche fisiche e funzionali dell’edificio, creando una risorsa di conoscenza condivisa ed una base dati affidabile per tutti i processi decisionali nel corso del suo ciclo di vita. L’ambiente BIM utilizza la realtà aumentata e virtuale al fine di visualizzare informazioni grafiche tridimensionali e numeriche contenute nei propri database integrati, migliorando e “aumentando” la percezione degli ambienti e facilitando l’attività di gestione del FM. La metodologia BIM costituisce una vera e propria rivoluzione e necessita di un “cambiamento culturale” in previsione dell’adeguamento normativo al D.M. 560/2017, che prevede l’introduzione obbligatoria anche nelle PP.AA. dei metodi e strumenti elettronici specifici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Da queste premesse nasce l’idea del progetto: estendere le potenzialità del processo BIM all’inestimabile patrimonio immobiliare degli Atenei, la cui conoscenza parziale e frammentaria ha da sempre costituito uno dei fattori di maggiore ritardo per un management efficiente ed efficace non solo in termini di risparmio di costi di “sistema” ma soprattutto di ottimizzazione della governance dell’edilizia pubblica. Concetti come ottimizzazione degli spazi, riduzione dei costi di gestione, risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili costituiscono “driver” importanti che trovano nel BIM uno strumento unico e strategico per la loro massima espressione. Il progetto inizialmente analizza lo stato dell’arte sulla metodologia BIM negli atenei italiani, attraverso la disamina di quattro realtà (POLIMI, POLITO, UNICT e SNS) utilizzando i dati provenienti dalle interviste effettuate e dai questionari informativi prodotti. Successivamente definisce il processo “tipo” di gestione del patrimonio immobiliare in BIM omnicomprensivo di tutte le informazioni relative a un edificio nei suoi tre livelli principali - architettonico, impiantistico, strutturale - nell’arco del suo intero ciclo di vita, in cui la realtà virtuale ed aumentata rappresentano la massima espressione dell’interazione dell’utente con l’ambiente progettuale. L’ obiettivo finale è rappresentato dal confronto con la propria governance di Ateneo al fine di proporre un’effettiva applicazione del “processo tipo” individuato tracciando le linee guida per questa occasione di crescita metodologica, operativa e culturale.
L'Ateneo al centro del processo BIM: modellizzazione, Common Data Environment e realtà virtuale
Valentina Iacomino;
2020
Abstract
Il BIM (Building Information Modeling) è un processo di gestione integrata delle fasi di progettazione, costruzione e facility management degli edifici; tale metodologia utilizza strumenti informatici di ultima generazione per rappresentare, su un modello tridimensionale, le caratteristiche fisiche e funzionali dell’edificio, creando una risorsa di conoscenza condivisa ed una base dati affidabile per tutti i processi decisionali nel corso del suo ciclo di vita. L’ambiente BIM utilizza la realtà aumentata e virtuale al fine di visualizzare informazioni grafiche tridimensionali e numeriche contenute nei propri database integrati, migliorando e “aumentando” la percezione degli ambienti e facilitando l’attività di gestione del FM. La metodologia BIM costituisce una vera e propria rivoluzione e necessita di un “cambiamento culturale” in previsione dell’adeguamento normativo al D.M. 560/2017, che prevede l’introduzione obbligatoria anche nelle PP.AA. dei metodi e strumenti elettronici specifici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Da queste premesse nasce l’idea del progetto: estendere le potenzialità del processo BIM all’inestimabile patrimonio immobiliare degli Atenei, la cui conoscenza parziale e frammentaria ha da sempre costituito uno dei fattori di maggiore ritardo per un management efficiente ed efficace non solo in termini di risparmio di costi di “sistema” ma soprattutto di ottimizzazione della governance dell’edilizia pubblica. Concetti come ottimizzazione degli spazi, riduzione dei costi di gestione, risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili costituiscono “driver” importanti che trovano nel BIM uno strumento unico e strategico per la loro massima espressione. Il progetto inizialmente analizza lo stato dell’arte sulla metodologia BIM negli atenei italiani, attraverso la disamina di quattro realtà (POLIMI, POLITO, UNICT e SNS) utilizzando i dati provenienti dalle interviste effettuate e dai questionari informativi prodotti. Successivamente definisce il processo “tipo” di gestione del patrimonio immobiliare in BIM omnicomprensivo di tutte le informazioni relative a un edificio nei suoi tre livelli principali - architettonico, impiantistico, strutturale - nell’arco del suo intero ciclo di vita, in cui la realtà virtuale ed aumentata rappresentano la massima espressione dell’interazione dell’utente con l’ambiente progettuale. L’ obiettivo finale è rappresentato dal confronto con la propria governance di Ateneo al fine di proporre un’effettiva applicazione del “processo tipo” individuato tracciando le linee guida per questa occasione di crescita metodologica, operativa e culturale.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi di Master in "Management dell'Università e della Ricerca" MIP-Politecnico di Milano - Graduate School of Business
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