Rivestimenti pavimentali con raffigurazioni astrali di ambito italico. Indagine su un microcosmo musivo

This article presents the results of a study that focuses on pavements featuring cosmic-astrological representations. These include stars, constellations, planets, and figures that allude to the course of time and the year (Aion/Annus; Horai/Seasons; months). Furthermore, it includes representations of the chariot race and the figure of the victorious charioteer. Despite the spread of these themes in antiquity, they have yet to be the subject of a comprehensive, critical and historically contextualised analysis. The investigation focuses on urban and Italic pavements, while also considering comparative references to provincial documents and similar representations in other media, such as painting. It demonstrates the existence of a diverse array of cosmic-astral motifs, organised around various visual metaphors. Additionally, the chronological, geographical, and social parameters of the phenomenon are expanded in comparison to those proposed in previous studies. Although rare, the earliest astronomical representations on pavements date back to the 2nd century BC, preceding the well-known peak in the Antonine period. The evidence comes exclusively from residential contexts. While there is confirmation of a greater spread in the western provinces, the phenomenon reached every region of the empire. In contrast, the dissemination in the Italic context, and especially in Rome, appears limited yet very significant.

Il contributo presenta i risultati di uno studio che ha per oggetto i rivestimenti pavimentali con raffigurazione di carattere cosmico-astrale che include gli astra, le costellazioni, i pianeti, le figurazioni che alludono alla scansione del tempo e dell’anno (Aion /Annus; Horai /Stagioni; mesi), ma anche, con valenze ideologico-propagandistiche, le rappresentazioni della corsa del circo e dell’auriga vittorioso. Sebbene attestati con varia incidenza, i temi di questo microcosmo musivo non sono mai stato oggetto di un’analisi d’insieme critica, approfondita e storicamente contestualizzata. L’indagine si concentra sui pavimenti urbani e italici, ma non trascura il riferimento comparativo ai documenti di ambito provinciale o a simili rappresentazioni su altri media (per esempio, in pittura). Il quadro che si ricostruisce è quello di un ricco formulario di motivi cosmico-astrali giocati attorno a diverse metafore visive e di un fenomeno le coordinate cronologiche, geografiche e sociali del quale risultano parzialmente ampliate rispetto a quelle proposte negli studi precedenti. Sebbene rare, infatti, le prime rappresentazioni astronomiche sui pavimenti risalgono al II secolo a.C. prima di conoscere, la nota massima diffusione in età antonina. Le attestazioni provengono esclusivamente da ambito residenziale. Se è confermata la maggiore diffusione nelle province occidentali, il fenomeno raggiunse d’altra parte ogni regione dell’impero. Ridotta, ma significativa, appare invece la diffusione in ambito italico e ancor meno urbano.