Il presente intervento si propone di contribuire alla risoluzione di una crux esegetica del testo dantesco – le sembianze del Minotauro di Inf. XII – attraverso uno spoglio analitico delle riproposizioni figurate del guardiano nei codici miniati della Commedia. Il ricorso alla tradizione iconografica dantesca consente di delineare una possibile soluzione definitiva al problema, difficilmente risolto se si limita la ricerca alle sole fonti di ispirazione del poeta e alla voce dei suoi primi commentatori. In tal modo, si dimostra parimenti che le figure di un commento per imagines – veri e propri appunti esegetici in figura – si rivelano validi strumenti interpretativi per loci testuali controversi.
La rappresentazione del Minotauro dantesco nei manoscritti trecenteschi della Commedia tra commento scritto e commento figurato
Alessandra Forte
2014
Abstract
Il presente intervento si propone di contribuire alla risoluzione di una crux esegetica del testo dantesco – le sembianze del Minotauro di Inf. XII – attraverso uno spoglio analitico delle riproposizioni figurate del guardiano nei codici miniati della Commedia. Il ricorso alla tradizione iconografica dantesca consente di delineare una possibile soluzione definitiva al problema, difficilmente risolto se si limita la ricerca alle sole fonti di ispirazione del poeta e alla voce dei suoi primi commentatori. In tal modo, si dimostra parimenti che le figure di un commento per imagines – veri e propri appunti esegetici in figura – si rivelano validi strumenti interpretativi per loci testuali controversi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.