La piccola e mutila raccolta cartacea di canzoni e lettere di Guittone conservata nel codice Riccardiano 2533 è stata finora trascurata dagli studi, come tardo residuo della tradizione rappresentata dal grande canzoniere Laurenziano Redi 9. La retrodatazione entro il Duecento, agli stessi anni di L, ha aperto la strada a una nuova valutazione di questa testimonianza, che si configura come un possibile libellus dell’opera maggiore di Guittone, in grado di illuminare in misura nuova la formazione della sua poesia. Gli studi di L. Leonardi, G. Pomaro e G. Frosini, che accompagnano la riproduzione integrale ai raggi ultravioletti, analizzano i testi, la scrittura e la lingua del codice, recuperandone l’importante contributo al panorama della poesia italiana predantesca.
Il canzoniere Riccardiano di Guittone (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2533)
L. LEONARDI
2010
Abstract
La piccola e mutila raccolta cartacea di canzoni e lettere di Guittone conservata nel codice Riccardiano 2533 è stata finora trascurata dagli studi, come tardo residuo della tradizione rappresentata dal grande canzoniere Laurenziano Redi 9. La retrodatazione entro il Duecento, agli stessi anni di L, ha aperto la strada a una nuova valutazione di questa testimonianza, che si configura come un possibile libellus dell’opera maggiore di Guittone, in grado di illuminare in misura nuova la formazione della sua poesia. Gli studi di L. Leonardi, G. Pomaro e G. Frosini, che accompagnano la riproduzione integrale ai raggi ultravioletti, analizzano i testi, la scrittura e la lingua del codice, recuperandone l’importante contributo al panorama della poesia italiana predantesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.