Il contributo esamina la lingua delle "Satire" ariostesche alla luce dell'apografo ferrarese F, mettendo in luce vari tratti linguistici e lessicali rari o assenti nelle altre opere di Ariosto: ne emerge la posizione del tutto peculiare delle "Satire", e ne deriva anche qualche riflessione sulla prassi editoriale seguita dal più autorevole studioso del testo, Cesare Segre (il quale ha in alcuni luogo 'corretto' la lezione di F anche là dove non era forse necessario).

Qualche appunto sulla lingua delle "Satire"

Luca D'Onghia
2019

Abstract

Il contributo esamina la lingua delle "Satire" ariostesche alla luce dell'apografo ferrarese F, mettendo in luce vari tratti linguistici e lessicali rari o assenti nelle altre opere di Ariosto: ne emerge la posizione del tutto peculiare delle "Satire", e ne deriva anche qualche riflessione sulla prassi editoriale seguita dal più autorevole studioso del testo, Cesare Segre (il quale ha in alcuni luogo 'corretto' la lezione di F anche là dove non era forse necessario).
2019
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana
Satire / Ludovico Ariosto
Edizioni di Storia e Letteratura
Ludovico Ariosto; "Satire"; storia della lingua italiana; filologia d'autore.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
D'Onghia_Qualche appunto sulla lingua delle Satire.pdf

accesso aperto

Descrizione: full text
Tipologia: Published version
Licenza: Creative Commons
Dimensione 602.43 kB
Formato Adobe PDF
602.43 kB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11384/83080
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact