Il presente contributo si struttura in quattro parti. Nella prima parte, richiamo brevemente i punti a mio avviso più innovativi dei due lavori di Ferrera e Palier proposti in questo numero della rivista. Userò il termine fondamenta ideologiche e normative per indicare le principali innovazioni richiamate dai due autori, mentre (facendo riferimento specifico a Palier) illustrerò gli elementi di persistente debolezza nella ricostruzione analitica dell’implementazione di tali fondamenta attraverso le riforme di policy degli ultimi anni. La seconda parte si sofferma sulla già citata necessità di adeguare il bagaglio definitiorio e concettuale per meglio descrivere e capire i mutamenti in atto. Il riferimento va agli sforzi di classificazione e agli spazi di dialogo tra discipline e prospettive teorico-analitiche che affrontano da diverse angolature la tematica del welfare. La terza parte fa invece riferimento alla dimensione spaziale dello stato sociale: prendendo spunto dai lavori presenti in questo numero, cercherò di individuare alcune delle sfide più significative e le prospettive finora proposte per saldare lo studio delle politiche sociali e del lavoro di stampo nazionale, con gli studi dell’integrazione europea. Nella quarta e ultima parte concluderò con l’individuazione di alcuni spunti di riflessione relativi alle sfide della ricerca sul welfare del prossimo futuro.

Le fondamenta normative del welfare state: lo stato dell'arte e nuove prospettive di ricerca. Un commento

Natali D.
2013

Abstract

Il presente contributo si struttura in quattro parti. Nella prima parte, richiamo brevemente i punti a mio avviso più innovativi dei due lavori di Ferrera e Palier proposti in questo numero della rivista. Userò il termine fondamenta ideologiche e normative per indicare le principali innovazioni richiamate dai due autori, mentre (facendo riferimento specifico a Palier) illustrerò gli elementi di persistente debolezza nella ricostruzione analitica dell’implementazione di tali fondamenta attraverso le riforme di policy degli ultimi anni. La seconda parte si sofferma sulla già citata necessità di adeguare il bagaglio definitiorio e concettuale per meglio descrivere e capire i mutamenti in atto. Il riferimento va agli sforzi di classificazione e agli spazi di dialogo tra discipline e prospettive teorico-analitiche che affrontano da diverse angolature la tematica del welfare. La terza parte fa invece riferimento alla dimensione spaziale dello stato sociale: prendendo spunto dai lavori presenti in questo numero, cercherò di individuare alcune delle sfide più significative e le prospettive finora proposte per saldare lo studio delle politiche sociali e del lavoro di stampo nazionale, con gli studi dell’integrazione europea. Nella quarta e ultima parte concluderò con l’individuazione di alcuni spunti di riflessione relativi alle sfide della ricerca sul welfare del prossimo futuro.
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